E' difficile parlare di chi non c'è più, di chi ha dato la vita per
quell'ideale in cui tutti noi crediamo, di chi è stato capace di sacrificare la
propria giovinezza in nome di qualcosa di più alto, di più luminoso, di più
vero.
E' difficile perché qualunque parola sembra inappropriata se usata per
descrivere il gesto di ragazzi come noi, che per il solo fatto di aver scelto
quella che molti hanno chiamato e continuano a chiamare la "strada
sbagliata", quella più difficile, sono morti a vent'anni. E' difficile perché di fronte al sacrificio estremo spesso ci si sente
estremamente piccoli e inadeguati e qualunque cosa si dica o si faccia sembra
sciocca. E' difficile, ma noi vogliamo provarci lo stesso, seguendo quel filo
rosso che ci lega a chi ha percorso prima di noi la strada sulla quale stiamo
camminando. Quello che vogliamo dire a Franco, Francesco, Stefano, Alberto e a
tutti quelli che sono con loro nella verde valle lontana e senza tempo dalla
quale ci stanno guardando, è che noi ci siamo. Con tutte le nostre debolezze,
con la stanchezza e lo scoraggiamento che a volte si fanno davvero pesanti, con
piccoli sacrifici quotidiani, che non sono niente se paragonati al loro.
Ci siamo, e continuiamo, nel nostro mondo e nel nostro tempo, a
percorrere la strada che prima di noi ha visto i loro passi svelti attraversare
la vita, consapevoli del fatto che abbiamo scelto di vivere un ideale che va
oltre il tempo e oltre la storia, un ideale che ha vissuto in loro e che ora
vive in noi. Ci siamo, e sappiamo che in ogni semplicissimo atto della militanza di
ogni giorno, come un'affissione, un volantinaggio, una riunione, un'assemblea,
ci sono con noi anche loro. C'è chi il sangue è chiamato a versarlo tutto insieme e chi goccia a
goccia: quando ci sentiamo stanchi e scoraggiati, quando ci assalgono i dubbi
sulla scelta della militanza, sarà sufficiente pensare a chi, ragazzo di
vent'anni come noi, ha versato il suo sangue tutto insieme e ci ha lasciato il
dono più prezioso che si possa mai ricevere: un esempio da seguire.
ALVAREZ ALESSANDRO-BIGONZETTI FRANCO-CECCHETTI STEFANO-CECCHIN
FRANCESCO-CIAVATTA FRANCESCO-CRESCENZI ROBERTO-DE AGAZIO FRANCO-DE ANGELIS
NANNI-DI NELLA PAOLO-FALVELLA CARLO-FERRI VITTORIO-GIAQUINTO ALBERTO-GIRALUCCI
GRAZIANO-GRILZ ALMERICO-MACCIACCHINI EVA-MANCIA ANGELO-MATTEI STEFANO-MATTEI-VIRGILIO-MAZZOLA
GIUSEPPE-MENEGHINI ENRICO-MANTAKAS-MIKIS-PEDENOVI
ENRICO-PISTOLESI-ANGELO-RAMELLI-SERGIO-RECCHIONI STEFANO-SANTOSTEFANO
GIUSEPPE-LUPARA SERGIO-TANZI BRUNILDE-TRAVERSA-MARTINO-VENTURINI UGO-ZICCHIERI MARIO-ZILLI
EMANUELE
ALIBRANDI ALESSANDRO-ANSELMI FRANCO-BOCCACCIO IVAN-CAMPANELLA ANGELO-CANDURA
PROSPERO-CROVACE RODOLFO-DI SCALA ELIO-ESPOSTI GIANCARLO-FERRARI SILVIO-FERRERO
ENRICO-IACONIS CARMINE-LOCATELLI FRANCESCO-MACCIO’ DIEGO-MANGIAMELI
FRANCESCO-MINETTI RICCARDO-MORSELLO MASSIMO- NARDI GIANNI-PAGLIAI
PIERLUIGI-PALLADINO CARMINE-PONTECORVO ADRIANA- SCIOTTO PIERLUIGI-VALE
GIORGIO-VIVIRITO SALVATORE- LO PRESTI GIUSEPPE- MASSIMO MORSELLO
Una morte rimasta misteriosa
La sera del 4 aprile del 1949
si prospetta tranquilla, al cinema, con la fidanzata, per Achille Billi, un
giovanotto di 20 anni, già volontario quattordicenne con il padre Enea (per
inciso: Enea ed Achille: quando i nomi avevano un “senso”) nel Battaglione “M”
impiegato contro i titini, che al rientro della prigionia è diventato un
attivista del MSI (arrestato per un attentato alla sezione del PCI di San
Saba), e ha aderito all’Associazione Arditi d’Italia All’uscita, però, la coppia è
fatta oggetto di un’aggressione da parte di tre giovani…Billi si difende
egregiamente, e, ad acque calmate, lascia la fanciulla e si dirige verso casa…a
quel punto se ne perdono le tracce La mattina successiva, il corpo
viene ritrovato, riverso in una barca, con un fazzoletto tricolore in bocca,
“attinto”, come si dice in questi casi, da un colpo di pistola Beretta calibro
9 (che era la sua), alla parte sinistra della nuca…portato in ospedale muore
poche ore dopo, senza riprendere conoscenza Le indagini puntano sulla pista
politica da subito, ma dopo alcuni giorni il questore Saverio Polito (quello
delle molestie sessuali a Rachele Mussolini) rovescia la frittata e parla di
suicidio, ipotizzando, al limite dell’inverosimile, che il giovane si sia dato
la morte per passare da “eroe” (?) agli occhi della sua parte
politica….pertanto, per quel che riguarda la Polizia, il caso è chiuso I Carabinieri non sono
d’accordo con questa decisione, e propendono piuttosto per la tesi
dell’omicidio….sta di fatto che i dubbi, però restano, e sono tanti: il padre
nega ogni tentazione suicida del giovane…il comportamento del Billi, nei giorni
precedenti, non lascia intravedere alcuno stato depressivo (regolarmente a
scuola, al cinema con la ragazza, in giro con gli amici)…gli esami rivelano che
l’omicidio/suicidio è avvenuto altrove, e solo dopo il corpo è stato posto
nella barca….il colpo di pistola esploso alla nuca…e altro ancora Giulio Caradonna, che conosceva
bene il giovane, ha sempre parlato di “omicidio comunista”, collegato a
rivalità tra giovani avversari politici che si conoscevano tra loro (e il
riferimento all’aggressione all’uscita dal cinema è naturale)….questa anche
l’opinione del padre che, un anno dopo, sulla base di confidenze ricevuta da
uno slavo ospite del campo profughi di Fraschette, chiese –senza ottenerla- una
riapertura delle indagini.
(in: Adalberto Baldoni, “La
destra in Italia 1945-69”, Roma 1999)
Riccardo Minetti è trovato morto
in cella il 20 aprile 1978 in circostanze poco chiare. Era stato arrestato tre
mesi prima, in seguito a degli scontri con le Forze dell'Ordine durante i
funerali di Stefano Recchioni. Come al solito, si parlò subito di suicidio. Di
certo si sa che Riccardo Minetti era in carcere a Regina Coeli. Dopo tre mesi
di detenzione e, in attesa di testimoniare al processo di Catanzaro per la
strage di piazza Fontana (lui e il fratello Claudio erano entrambi testi a
discarico di Mario Merlino, dovevano confermargli un alibi), fu trovato morto
in cella, in circostanze mai chiarite. Suicidio, secondo le autorità. Sospetto
omicidio, secondo altri. Di fatto cosa avvenne di preciso nel carcere di Regina
Coeli, non si sa. O meglio, nessuno si è veramente preso la briga di indagare.
Era uno "sporco fascista", non fregava niente a nessuno. Riccardo
Minetti non aveva alcun motivo per uccidersi. Questo è certo, visto che da lì a
qualche giorno sarebbe uscito dal carcere.
FUNERALI DI FRANCESCO CECCHIN ALL' USCITA DALLA CHIESA
ABATE ORESTE - CILIVERGHE (BS) 01 OTTOBRE 1950
ADOBATI PIETRO - TRIESTE 05 NOVEMBRE 1953
ALFANO BEPPE - POZZO DI GOTTO (ME) 08 GENNAIO 1993
ALIBRANDI ALESSANDRO - ROMA 05 DICEMBRE 1981
ALIOTTI ANTONIO - ROMA 20 FEBBRAIO 1967
ALVAREZ ALESSANDRO - MILANO 03 MARZO 2000
ANSELMI FRANCESCO - ROMA 06 MAGGIO 1978
ANTONELLI GIULIO - NAPOLI 03 APRILE 1991
ASSIRELLI ORLANDO - SESTO S. GIOVANNI (M) 27 GENNAIO 1946
AZZI NICO MILANO 11 GENNAIO 2007
BASSA ERMINIO - TRIESTE 06 NOVEMBRE 1953
BIGONZETTI FRANCO - ROMA 07 GENNAIO 1978
BILLI ACHILLE - ROMA 05 APRILE 1949
BOCCACCIO IVAN - RONGHI DEI LEGIONARI (GO) 06 OTTOBRE 1972
CALIGIANI ORIO - MILANO 26 GENNAIO 1946
CALZOLARI ARMANDO - ROMA 25 DICEMBRE 1969
CAMPANELLA ANGELO - REGGIO CALABRIA 17 SETTEMBRE 1970
CANDURA PROSPERO - CATANIA 1 GENNAIO 1978
CECCHETTI STEFANO - ROMA 11 GENNAIO 1979
CECCHIN FRANCESCO - ROMA 16 GIUGNO 1979
CIAVATTA FRANCESCO - ROMA 07 GENNAIO 1978
CRESCENZI RODOLFO
CRESCENZO ROBERTO - TORINO 01 NOVEMBRE 1977
CROVACE "MAMMAROSA" RODOLFO - MILANO 03 LUGLIO 1984
DE AGAZIO FRANCO - MILANO 14 MARZO 1947
DE ANGELIS NANNI - ROMA 05 NOVEMBRE 1980
DE NORA PAOLO - SAN GIOVANNI IN MONTE (BO)
DI NELLA PAOLO - ROMA 02 FEBBRAIO 1983
DISCALA ELIO - ROMA 23 GIUGNO 1994
DI VITTORIO MARCO - ROMA 11 GIUGNO 2011
DOMINICI BENVENUTO- REGGIO CALABRIA
ESPOSTI GIANCARLO - PIAN DI RASCINO (RI) 30 MAGGIO 1974
FALDUTO ANDREA
FALVELLA CARLO - SALERNO 07 LUGLIO 1972
FERRARI SILVIO - BRESCIA 18 MAGGIO 1974
FERRAZZI ANDREA - GOA
FERRERO ENRICO - TORINO 24 MAGGIO 1985
FERRI VITTORIO - PISA 15 LUGLIO 1948
GATTI FERRUCCIO - MILANO 27 LUGLIO 1947
GHISALBERTI FELICE - MILANO 27 GENNAIO 1949
GIAQUINTO ALBERTO - ROMA 10 GENNAIO 1979
GIRALUCCI GRAZIANO - PADOVA 17 GIUGNO 1974
GIUDICI BRUNO
GRILZ ALMERIGO - MOZZAMBICO 19 MAGGIO 1987
JACONIS CARMINE - REGGIO CALABRIA 17 SETTEMBRE 1971
LABBATE BRUNO - REGGIO CALABRIA 15 LUGLIO 1970
LOCATELLI "MICHELIN" FRANCO - MONZA APRILE 1983
LUPARA SERGIO - MILANO 26 GENNAIO 1946
MACCCIACCHINI EVA - MILANO 17 GENNAIO 1947
MACCIO' DIEGO - TORINO 24 MAGGIO 1985
MAGENES GIORGIO - MILANO 9 NOVEMBRE 1947
MAINO ANTONIO CALA FIGUERA (SPAGNA)
MANCIA ANGELO - ROMA 12 APRILE 1980
MANFREDI RICCARDO LODI (MI) 22 MAGGIO 1980
MANGIAMELI FRANCESCO - TORRE DE' CENCI (PA) 09 SETTEMBRE 1980
MANTAKAS MIKIS - ROMA 28 FEBBRAIO 1975
MANZI LEONARDO - TRIESTE 06 NOVEMBRE 1953
MATTEI STEFANO - ROMA 16 APRILE 1973
MATTEI VIRGILIO - ROMA 16 APRILE 1973
MAZZOLA GIUSEPPE - PADOVA 17 GIUGNO 1974
MAGGIORIN CLAUDIO - BESANO (VA) 13 GIUGNO 2005
MASSAIA LEONARDO - MILANO 1949
MENEGHINI ENRICO - MONZA 6 FEBBRAIO 1946
MINETTI RICCARDO - ROMA 20 APRILE 1978
MONTANO SAVERIO - TRIESTE 06 NOVEMBRE 1953
MORTARI IGINO - CINISELLO BALSAMO (MI) 28 NOVEMBRE 1947
NARDI GIANNI - PALMA DI MAIORCA 16 SETTEMBRE 1976
NIGRO FRANCESCO - MELISSA 29 NOVEMBRE 1949
PAGLIA FRANCESCO - TRIESTE 06 NOVEMBRE 1953
PAGLIAI PIERLUIGI - BOLIVIA 10 OTTOBRE 1982
PALLADINO CARMELO - NOVARA 12 AGOSTO 1982
PEDENOVI ENRICO - MILANO 26 APRILE 1976
PETRUCCELLI MICHELE - MILANO 14 NOVEMBRE 1947
PISTOLESI ANGELO - ROMA 28 DICEMBRE 1977
PONTECORVO ADRIANA TORINO 01 APRILE 1987
PRINCIPI PIETRO
RAMELLI SERGIO - MILANO 25 MARZO 1975
RECCHIONI STEFANO - ROMA 07 GENNAIO 1978
SABBADIN LINO - SANTA MARIA DI SALA (VE) 16 FEBBRAIO 1979
SANTOSTEFANO GIUSEPPE - REGGIO CALABRIA 31 LUGLIO 1973
SCARCELLA PINO
SCARPETTI ALDO
SCIOTTO PIERLUIGI - CATANIA 1 GENNAIO 1978
SPEDICATO WALTER - PARIGI 02 MAGGIO 1992
TANZI BRUNILDE - MILANO 17 GENNAIO 1947
TRAVERSA MARTINO - BARI 13 MARZO 1980
TRENTIN STEFANO - CASTEL FRANCO VENETO 21 OTTOBRE 2023
VALE GIORGIO - ROMA 05 MAGGIO 1982
VENTURINO UGO - GENOVA 18 APRILE 1970
VIVIRITO SALVATORE - MILANO 21 MAGGIO 1977
ZAVADIL ANTONIO - TRIESTE 06 NOVEMBRE 1953
ZAZZI EURO - MILANO 03 AGOSTO 1946
ZICCHIERI MARIO - ROMA 29 OTTOBRE 1975
ZILLI EMANUELE - PAVIA 05 NOVEMBRE 1973
ZUCCHIERI MARZIO

La tomba di Leda
Pagliuca e di suo figlio Riccardo Minetti, membro di Avanguardia Nazionale,
morto “suicida” in
circostanza misteriose in carcere nel Regina Coeli nell’aprile del 1978
Lo Specchio - 11 maggio 1975
«Non ho rancore verso chi ha ucciso Sergio. I giovani non
sono responsabili di
quanto sta succedendo. La colpa è dei padri».
(Mario
Ramelli, papà di Sergio)
«Non odio nessuno, non posso. Ma certo penso che chi ha
delle colpe dovrebbe soffrire per capire»
delle colpe dovrebbe soffrire per capire»
(Anita Ramelli Pozzoli, mamma di Sergio)
NOI NON DIMENTICHIAMO
Gli assassini impuniti....anche quelli di stato!
I responsabili politici di ieri...e pure quelli di oggi!
I traditori di quei giorni......e quelli di oggi!
Acca Larentia : cosa commemorano gli esponenti del potere?
Il 7 gennaio 1978 , nella sede del MSI , venivano assassinati dalle brigate rosse Bigonzetti e Ciavatta mentre il camerata Recchioni veniva freddato da un ufficiale dei carabinieri con un colpo di pistola mirato , nel corso degli incidenti successivi . Camerata Recchioni , si proprio , come gli altri due .
Perché Fascisti erano e tali si sentivano . E perché , in quanto Fascisti , sono stati assassinati . E da Fascisti e come Fascisti dovrebbero essere commemorati .
Certamente qualcuno lo farà , lì dove sono caduti .
ONORE AI CADUTI DI ACCA LARENTIA!
ED A TUTTI GLI ALTRI MARTIRI .....